Gli Archi di San Lidano sono ciò che resta di un ponte romano a tre luci costruito nel II sec. a.C. con grandi blocchi di pietra calcarea. Serviva a superare un fiume di cui oggi non c’è più traccia. Il ponte, in opera quadrata (opus quadratum), era parte di una strada che dalla via Appia si dirigeva verso Setia e Privernum. L’altezza del ponte ci conferma che il fiume era navigabile.
Il nome deriva dalla basilica di S. Cecilia, fatta costruire nelle vicinanze da San Lidano.
Oggi restano in piedi solo l’arco centrale e in parte un secondo, semidistrutto e parzialmente ricostruito durante un restauro nel 1983. Sono ben visibili all’incrocio tra via del Murillo e via degli Archi di San Lidano.
Nel novembre del 2020, dopo 5 mesi di restauri costati circa 150mila euro, gli archi sono stati riconsegnati alla popolazione.